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[1] Nell’anno in cui il tartan, mandato ad Asdod da Sargon re d’Assiria, giunse ad Asdod, la assalì e la prese. [2] In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia, figlio di Amoz: «Va’, lèvati il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!». Così egli fece, andando nudo e scalzo. [3] Il Signore poi disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo per tre anni, come segno e presagio per l’Egitto e per l’Etiopia, [4] così il re d’Assiria condurrà i prigionieri d’Egitto e i deportati dell’Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l’Egitto. [5] Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell’Etiopia, loro speranza, e a causa dell’Egitto, di cui si vantavano. [6]In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: “Ecco che cosa è avvenuto della speranza nella quale ci eravamo rifugiati per trovare aiuto ed essere liberati dal re d’Assiria! Ora come ci salveremo?”».
[1] Oracolo sul deserto del mare. Come i turbini che si scatenano nel Negheb,così egli viene dal deserto, da una terra orribile. [2] Una visione tremenda mi fu mostrata: il saccheggiatore che saccheggia, il distruttore che distrugge. Salite, o Elamiti, assediate, o Medi! Io faccio cessare ogni gemito. [3] Per questo i miei reni sono nello spasimo, mi hanno colto dolori come di una partoriente; sono troppo sconvolto per udire, troppo sbigottito per vedere. [4] Smarrito è il mio cuore, la costernazione mi invade; il tramonto tanto desiderato diventa il mio terrore. [5] Si prepara la tavola, si stende la tovaglia, si mangia, si beve. Alzatevi, o capi, ungete gli scudi, [6] poiché così mi ha detto il Signore: «Va’, metti una sentinella che annunci quanto vede. [7] E se vedrà cavalleria, coppie di cavalieri, uomini che cavalcano asini,uomini che cavalcano cammelli, allora osservi attentamente, con grande attenzione». [8] La vedetta ha gridato: «Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre lungo il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutte le notti. [9] Ecco, qui arriva una schiera di cavalieri, coppie di cavalieri. Essi esclamano e dicono: “È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dèi sono a terra, in frantumi”». [10] O popolo mio, calpestato e trebbiato come su un’aia, quanto ho udito dal Signore degli eserciti, Dio d’Israele, a voi l’ho annunciato. [11] Oracolo su Duma. Mi gridano da Seir: «Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?». [12] La sentinella risponde: «Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate,convertitevi, venite!». [13] Oracolo nella steppa. Nella boscaglia, nella steppa, passate la notte, carovane di Dedan; [14] andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti della terra di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. [15] Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all’arco teso, di fronte al furore della battaglia. [16] Poiché mi ha detto il Signore: «Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedar. [17] E il numero degli archi dei prodi di Kedar resterà molto esiguo, perché il Signore Dio d’Israele ha parlato».